Perché il Romanista «paziente»

Perché un giornalista che si è occupato praticamente solo di politica negli ultimi 10 anni apre un blog sulla Roma, e soprattutto perché …”paziente”?

Beh, alla prima domanda posso rispondere facilmente, perché sono della As Roma. Sono romano (orgogliosamente, romano) e romanista. E quindi – essendo una Roma una malattia (cit. Sabatini) – la mia squadra del cuore è diventata una sorta di fissazione-ossesione. Il Romanista vive la Roma 7 giorni su 7 h24, discutendone con passione, sempre.

E quindi dopo averlo pensato molte volte, dopo averne parlato in passato con molti amici per un’avventura comune, ho deciso di iniziare da solo a raccontare la Roma (e anche Roma, ogni tanto). Intanto, partiamo, ho pensato.

E perché paziente? Beh, intanto perché la Roma non ha proprio una storia costellata di successi nazionali e internazionali. Le stagioni non riservano (quasi) mai queste grandissimi soddisfazioni, e ormai sono quasi 10 anni che non si vince più niente da queste parti. Per questo occorre essere pazienti. Ma pazienti bisogna esserlo anche per vivere in questa città, piena di bellezza ma piena di difetti. Piena di problemi, ma piena di umanità (che ahimè si sta deteriorando, da qualche anno). Il romano è un uomo paziente che ogni giorno sfida le difficoltà di questa città; il romanista è un coraggioso che ogni anno affronta con entusiasmo una stagione costellata di piccole e grandi delusioni e disillusioni. L’ambizione è poter raccontare anche qualche (grande) soddisfazione, in parole povere, un trofeo da alzare davanti ai romanisti allo Stadio Olimpico.

Parleremo della Roma in campo e dei media che raccontano la Roma, dai giornali cartacei ai media mainstream. Del poco rispetto che c’è in ambito comunicativo per questi colori e questa Capitale (avete fatto caso al susseguirsi di articoli che chiedono lo spostamento della Capitale a Milano in queste settimane?). Parleremo del nuovo stadio della Roma (riusciremo a veder posare l’ultima pietra o qualche associazione dal nome fantasioso riuscirà a fermare il nostro progetto?) e di quello che accade sul campo da gioco.

Saremo romanisti pazienti anche perché la Roma ha iniziato un nuovo progetto tecnico quest’anno con Eusebio di Francesco. Ha ceduto e comprato molti giocatori, cambiando pelle sotto molti aspetti rispetto allo scorso anno. Al primo anno in questa città non hanno vinto nulla né Fabio Capello, né Nils Liedholm due che lo scudetto a Roma lo hanno portato.